Mi sono visto tra me e il sole, seduto con lei davanti ad un tramonto rosso.
I nostri corpi, disegnavano due sagome nere nel disco di fuoco, il mio sogno era iniziato.
La risacca era leggera, quasi priva di suono, mentre la sua voce era inebriante e mi dissetavo dell’essenza.
Da quella posizione potei notare che i suoi sguardi non si rivolgevano spesso verso di me, contemplavano la striscia di luce riflessa sul mare, ma io tra le sue braccia, quello non arrivavo a notarlo.
I due si sollevarono poco dopo, non capii perché, si stava talmente bene lì!
Lei si allontanava e lui cercava di riavvicinarla.
Quello che iniziava come un sogno mutava rapidamente in un incubo, per me che guardavo e per me che rincorrevo un amore improbabile.
Il mare con me sempre amico e compagno di numerose avventure, si trasformava in testimone di un naufragio in cui a smarrirsi è stata l’anima.
Sono spesso ritornato in quel posto in cerca di noi, ma incontravo solo me, fin quando non mi vidi più.
Adesso che sono sveglio mi accorgo di essere rimasto suo amante, ma lei non c’è mai più stata e forse non c’era neanche, quando la vedevo lì vicina a me.
Antonino