Solitudine

Ed io seduto solo me ne stavo

sulle soavi rive del *Corace

E i sassi e le acqui tutto io imploravo

finché regnasse anche per me la pace.

Ah, come col pensiero vagheggiavo,

sentivo nel pensier cosa audace

Di gioia e di dolor tutto tremavo

come se ciò “ch’io fossi a niuno piace”

Che pensi? Perché sì ti sconforti?

Disse, picchiando il vento alle mie spalle

Poichè scorse gli occhi miei dolenti

Risposi io “ oh, tu che gioia e dolor non senti

e vai girando per pianure e valli,

dille che i giorni di separazion son forti.

Michele Accurso 1955

* Il Corace è un fiume della Calabria, che nasce nella Sila e si getta nel golfo di Squillace dopo un corso di 48 km.

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