“Mamma, oggi voglio andare nella stanza del sole”- “E in che posto si trova la stanza del sole?” “Si trova vicino al mare e lì il sole splende più forte”.
Non avevo mai pensato alla spiaggia come a una stanza, ma in fondo aveva ragione lui, nei suoi piccoli 5 anni; quello era il luogo in cui la fanciullezza, la spensieratezza e la libertà brillano forti come il sole di un mattino d’estate.
I ricordi della mia infanzia si mescolano con la vista dei miei figli che giocano felici e sorridenti rincorrendo le onde e infilando legnetti e sassolini nella sabbia.
Mi soffermo a pensare a quanta delicata profondità ci sia nei pensieri dei bambini, a quanto nette e pulite siano le immagini che scaturiscono dalla loro mente, a quanta poesia esista nella loro voce e nelle loro frasi, a volte mal costruite, e nei loro silenzi.
Non è semplice entrare nel loro mondo e non solo per una questione anagrafica, ma perché ormai abbiamo perso l’incanto e la magia della scoperta delle piccole cose e della loro verità.
Il nostro mondo, la società in cui viviamo sono ormai strutturate per accogliere dei “piccoli adulti” standardizzati, con i ritmi che sono i nostri (da quarantenni affannati e assorbiti completamente dal lavoro) e non da persone in crescita che hanno tutto il diritto di vivere serenamente il periodo più breve e complesso che è l’infanzia. In quel momento inizia a strutturarsi la loro personalità, il loro carattere e cominciano a capire quali siano i loro desideri e ad esprimerli.
Noi, invece, pensando di rendere più semplice la loro vita gli imponiamo i nostri convincimenti come se fossero gli unici e crediamo che, solo perché adulti, le nostre scelte, le nostre (parola detestabile) regole siano a loro applicabili, somministrabili quasi come una medicina.
Io non sono una psicologa, sono solo una mamma, e nemmeno perfetta (ammesso che esistano madri perfette …. E qualora ci fossero, Dio ce ne scampi!). Se c’è una cosa che ho imparato è che con i bambini bisogna mettersi in discussione ogni giorno, cercare di capire che i bambini non sono sempre felici solo per via della loro età.
Anche loro hanno dei momenti di tristezza, di sconforto, hanno voglia di star soli o di sfogarsi. Ho imparato che non esiste cosa più bella che ascoltare le loro parole e i loro silenzi, avere rispetto dei loro spazi e del loro diritto alla noia. I bambini, hanno solo voglia di amore che vuol dire dare, aspettare, rispettare.
Impariamo anche noi a dir loro “Grazie!”
C. S.